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Il restauro consente di riportare all’originaria bellezza e dignità calici, pissidi e tutti i vasi sacri in genere.
"Vi prego, più che se riguardasse me stesso, che, quando vi sembrerà conveniente e utile, supplichiate umilmente i chierici di venerare sopra ogni cosa il santissimo Corpo e Sangue del Signore nostro Gesù Cristo e i santi Nomi e le parole di lui scritte che consacrano il Corpo. I calici, i corporali, gli ornamenti dell'altare e tutto ciò che serve al sacrificio, devono essere PREZIOSI” (San Francesco d’Assisi).
Ma essi sono inevitabilmente soggetti all’usura che il tempo e l’uso frequente provocano. In queste circostanze è possibile intervenire in modo differente a seconda della tipologia di vaso sacro, ma con la medesima attenzione.
Il legno può essere portato alle originarie venature, il metallo riprendere la doratura ( a 24 carati come in questo caso) e l’argento tornare all’originaria lucentezza.
Ogni intervento deve essere preventivamente studiato e valutato.
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